Il ruolo dei controlli nella prevenzione
Intervento di Luigi Ciotti
Illuminiamo la Salute nasce con Libera, coordinamento di 1.600 Associazioni che operano nel contrasto all’illegalità, alla corruzione, alla violenza e alle mafie e con il Gruppo Abele, che quest’anno celebra i suoi 50 anni. Nasce per contribuire al bene comune, un bene che non è possibile realizzare da soli; e quindi è nato un noi con Avviso Pubblico, con Coripe Piemonte. Perché è il noi che vince, oggi più che mai nella complessità che ci circonda diventa fondamentale unire forze e pensieri.
La sanità è una realtà cruciale che richiede a tutti, e non solo agli addetti ai lavori, un contributo di attenzione e impegno, perché sono in gioco i bisogni e le speranze delle persone, le loro fragilità fisiche e psicologiche, le loro infermità contingenti o croniche, l’apprensione e l’angoscia di tante famiglie. E’ quindi da considerare una questione sociale, umana, che non ammette l’indifferenza, la rassegnazione e tantomeno il cinismo.
Costruire oggi il “noi” è più che mai indispensabile, insieme per imparare il coraggio di avere più coraggio; e il primo coraggio è la verità. La verità non chiama in gioco solo la nostra intelligenza, ma innanzitutto la nostra coscienza e Illuminiamo la salute nasce proprio per promuovere riflessioni, dibattiti, per essere un puntale stimolo verso la ricerca di trasparenza e di verità.
E’ necessario diventare capaci di rispondere a una legge fondamentale della nostra coscienza: fare il bene non vuol dire solo comportarsi bene nel rispetto delle regole, ma vuol dire di fronte a furbizie e forme di illegalità non voltare la testa, non stare fermi. E’ necessario anche fare emergere il bene, il positivo che nel nostro Paese esiste, nelle nostre realtà, per valorizzarlo, sostenerlo e incoraggiarlo.
I SEI NODI SU CUI RIFLETTERE
– Il diritto alla salute è una delle basi della nostra Costituzione, anche se oggi pare sia diventato molto fragile in nome dell’austerità che porta a tagli penalizzando le politiche sociali e i servizi; essi dovrebbero invece essere la centralità degli investimenti. E’ un diritto diventato fragile, per due ordini di motivi: da un lato la generale mancanza di risorse economiche, dall’altro la cattiva amministrazione, gli abusi, le opacità e i ritardi.
– Nel nostro Paese esiste un grave problema di illegalità e corruzione che tocca anche alcuni segmenti della sanità determinando costi non solo economici, perché la corruzione è un furto alla collettività.
– Mafie e corruzione sono due facce della stessa medaglia. Ciò ha portato, da un lato, la società a “mafiosizzarsi”, dall’altro le mafie si mimetizzano dietro la maschera di una finta normalità. Poteri illegali che si muovono illegalmente, ma anche poteri legali che si muovono illegalmente. La sanità richiede una gestione rigorosa e trasparente, in quanto settore particolarmente esposto alle infiltrazioni gestendo grandi risorse economiche e potendo fornire, attraverso essa, agganci col potere politico.
-Vi è un forte nesso tra amministrazioni, illegalità e interessi criminali, perché la cattiva amministrazione, gli sprechi e gli abusi non sono solo una ferita al diritto alla salute, ma anche una porta aperta agli interessi illegali e, a volte, anche criminali.
– Le esternalizzazioni, pensate come strumento per ridurre i costi, non solo non hanno ridotto tale problema, ma hanno reso più difficoltosi i controlli e, spesso, favorito la cattiva politica e interessi di dubbia natura.
–La relazione con i privati, caratterizzata, a volte, da una vicinanza troppo disinvolta. Senza dimenticare le positività, ma sottolineando che una partita cruciale come quella della salute richiede il coraggio della libertà, di una coscienza libera da vincoli e condizionamenti, il coraggio di cercare il bene collettivo e non individuale o di pochi.
IL SENSO DELL’ETICA
La Costituzione è la nostra pietra angolare e, nello specifico, l’articolo 32 nel quale viene enunciato che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività garantendo cure gratuite agli indigenti.
I diritti sono garanzia di benessere e vi è una stretta relazione tra il diritto del singolo e l’interesse della collettività; solo rispettando i diritti possiamo divenire una società più umana, vivibile e prospera e sono la premessa del progresso sociale, politico ed economico. Le leggi non sostituiscono la responsabilità e la Costituzione è molto più che una legge: è un disegno di società, è un libro di istruzioni etiche e culturali.
L’Etica è il sentimento di corresponsabilità, è il legame tra l’individuo e la società, è ciò che promuove e fonda la libertà, il bene dei singoli e della collettività. E’ la ricerca di ciò che ci rende più autentici, umani. Non è solo la scrittura di codici, l’enunciazione di regole, perché i codici non servono se non vi sono coscienze sveglie. L’etica deve essere inscritta nella nostra coscienza, deve potersi leggere nei nostri comportamenti.
L’etica non è un obiettivo tra gli altri, magari in competizione con altri obiettivi, ma ciò che deve fare da sfondo a ogni progetto, a ogni investimento, a ogni strategia. E’ il nutrimento della democrazia, l’etica delle responsabilità, per non fermarci ai buoni principi ma trasformando le parole in fatti, i bisogni in diritti e doveri, la libertà personale in corresponsabilità e impegno.
In questo senso l’etica è il primo argine alle illegalità e il nostro lavoro si può definire etico quando non presta il fianco ai compromessi, alle scorciatoie, alle prepotenze di chi vuole calpestare i diritti in nome dei privilegi.
Ogni passo indietro, anche piccolo, dall’etica così intesa è un passo verso la corruzione e il malaffare.